sabato 3 marzo 2012

COME GOLDONI - La storia di Giacinto Gallina

Nell'800 Venezia, o meglio la sua Repubblica, era morta. Lo spirito goldoniano in cui si rappresentava la realtà delle cose, però era ancora vivo. Il suo insegnamento fu compreso e rimodernato nel XIX secolo da Giacinto Gallina, nato nel 1852 a Venezia di sabato, il 31 luglio nella contrada della Bragora.
G. Gallina
Soffrì la separazione dei genitori ed andò a vivere con il padre, medico, che si occupava tra l'altro di prestare cure mediche ad attori, uomini e donne che lavoravano nei teatri veneziani. Amava il violoncello e dopo gli studi ai Licei Marco Polo e Foscarini (che si conclusero con la sua bocciatura) iniziò a suonare per l'orchestra del Malibran, insegnando anche pianoforte.
Tra il 1870 e il 1871 propose al teatro di San Luca (oggi Goldoni) alcune commedie in lingue italiana come "Lo zio ipocrita" riscuotendo molte critiche: solo nel 1872 decise di passare al dialetto veneziano. Fu un trionfo: il 12 gennaio le sue "Barufe in famegia" ottengono un gran successo in tutta Venezia: alcuni lo acclamano come il novello Goldoni. Si legò sentimentalmente a Paolina Campi, che fu sua convivente: scrisse altre simpatiche opere: "El moroso de la nona", "Zente refada", "Tuti in campagna", "Serenissima" e "Fora del mondo".
A seguito di una lunga malattia morì a quarantacinque anni nella sua casa di Rialto, dopo essersi sposato civilmente con la Campi, grande a un matrimonio civile celebrato dal suo amico Riccardo Selvatico, sindaco di Venezia, commediografo e poeta.
Nonostante il bel tentativo di riportare in scena il teatro goldoniano l'opera di Giacinto Gallina è oggi ritenuta dagli studiosi un intervento di buona qualità ma comunque inferiore alla "purezza" della letteratura dialettale del suo maestro ispiratore, insuperabile narratore di storie ed intrighi, riformatore del teatro e creatore di una nuova arte: Goldoni.

2 commenti:

  1. Vorrei sapere se qualcuno ha notizia di una piccola operetta sua, in italiano, intitolata "Una riconciliazione", dialogo tra Gigi e Nina, scena unica.

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  2. Purtroppo le mie conoscenze delle opere di Giacinto Gallina sono piuttosto limitate: le uniche informazioni che possiedo le ho tratte da alcune biografie che riportavano solo le opere più celebri ed ammetto di non aver sentito mai parlare di questo spettacolo teatrale. Tuttavia Le consiglio di rivolgersi all'Archivio del Museo della Casa Natale di Carlo Goldoni presso cui si conservano opere e manoscritti di Gallina. Mi dispiace per la mia ignoranaza ma pià di questo non so proprio dirLe. Altrimenti, se desidera, Le linko il sito della Treccani dove potrà trovare un'esaustiva bibliografia su Gallina, nella speranza che alcuni di questi volumi riportino il testo teatrale che cerca: http://www.treccani.it/enciclopedia/giacinto-gallina_%28Dizionario-Biografico%29/

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