venerdì 1 luglio 2011

FATTI ASSURDI A VENEZIA (4 parte) - I begardi invadono Venezia

Una beghina
XIV secolo. Venezia è la più tollerante città d'Europa: permette scandali e crimini contro la Chiesa e diventa sinonimo di Sodoma e Gomorra per gli Europei dell'epoca. Tutti si convincono che Venezia sia la città del libertinaggio. Queste critiche erano vere ma bisogna dire che all'epoca una donna che sceglieva il suo uomo oppure che si era fidanzata più volte diventava una libertina anche se era semplicemente onesta ma desiderosa di farsi rispettare e scegliere i suoi ragazzi, come facevano gli uomini. Sta di fatto che un tale stato non piacque ai Begardi e alle Beghine (un movimento religioso che la Chiesa osteggiava per le sue confuse idee dottrinali che giudicavano la Chiesa in cammino quindi erano contrati a una gerarchia fissa) che nel veneto trovarono il loro leader in francescano di Assisi, fra Pieruzzo. Pieruzzo iniziò a raccogliere gli orfani e d'accordo con le ricche nobili veneziane creò il Sodalizio delle Matrone dell'Umiltà. Le nobili fornivano case e mezzi di trasporto a Venezia e appogiavano economicamente fra Pieruzzo che con l'appoggio economico delle sue sostenitrici patrizie organizzò l'invasione di Venezia da parte di Beghine e Begardi che si misero a chiedere l'elemosina a tutte le porte e a gridare "Pietà! Pietà!". Con le loro manifestazioni religiose paralizzarono la circolazione a Venezia per le calli e i campi ma anche nei canali con le loro gondole che andavano lentamente formando lunghe code di imbarcazioni. Questo vero e proprio sit - ins medievale paralizzò ogni attività politica, commerciale e artigianale in città. Inoltre Fra Pieruzzo teneva discorsi sopra la moralità e iniziava a fomentare rivolte. Il governo veneto temeva che ci sarebbe stata una grande ribellione e data la moltitudine di Begardi si aveva paura che Fra Pieruzzo e i suoi compagni prendessero il sopravvento. Così intervennero gli Sbirri, l'Esercito e i Gendarmi. Entrarono a Venezia e sgomberarono tutti i Begardi e le Beghine che lasciarono la città. I Veneziani tirarono un sospiro di sollievo: gli sgraditi ospiti avevano anche assaltato forni e botteghe di generi alimentari e dopo aver protestato e chiesto la carità si erano portati via tutti i viveri della città e i suoi abitanti temevano di morire di fame. Poco dopo Fra Pieruzzo morì e le Matrone dell'Umilità non formarono più come Begardi i loro trovatelli ma li lasciarono in diversi orfanotrofi. Nel XVI secolo gli istituti di Fra Pieruzzo chiusero: c'erano la concorrenza del Pio Ospitale degli Incurabili, della Pietà, dei Derelitti e dei Mendicanti che, a differenza degli Istituti dei Begardi formavano i ragazzi dando loro un lavoro e nel caso degli Incurabili e della Pietà anche una eccellente formazione musicale con ottimi maestri quali Baldassare Galuppi e Antonio Vivaldi. Gli istituti dei Begardi che giravano il mondo predicando non potevano competere con eccelsi maestri della musica noti a livello internazionale.

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